Skip to main content
La prima comunità agro energetica italiana certificata 100% EKOenergy
Area Soci | Aderisci a WeForGreen
Innovazione sostenibile Progetti sostenibili

A Milano i murales assorbono lo smog

Le opere dello street artist Federico Massa aiutano a purificare l’aria delle città  Vi avevamo già parlato dello…

Le opere dello street artist Federico Massa aiutano a purificare l’aria delle città 

Vi avevamo già parlato dello “street artist” Federico Massa, in arte Iena Cruz, che ha realizzato a Milano il murales AnthropOceano per sensibilizzare i cittadini in merito alle tematiche ambientali e ridurre lo smog in una zona piuttosto congestionata della città. Ecco qualche approfondimento sui benefici della sua arte per l’ambiente. Grazie a speciali vernici che assorbono gli agenti inquinanti, l’arte di strada può compiere un’azione concreta per la salvaguardia del pianeta. Sia in Italia che all’estero negli ultimi anni si sono diffusi i murales antismog, che sono in grado di funzionare da purificatori d’aria nelle città.

Questa tipologia di pittura viene applicata esattamente come quelle “tradizionali” ma ha un costo più alto, dovuto al percorso di innovazione e ricerca svolto per arrivare alla sua particolare formulazione. Il murales di Milano è stato realizzato in collaborazione con Worldrise Onlus, che si occupa di conservazione dell’ambiente marino e che ha brevettato la pittura Airlite, capace di ridurre l’inquinamento atmosferico. Mariasole Bianco, presidentessa di Worldrise commenta “È un modo innovativo di sensibilizzare il contesto urbano su temi che non possono essere più ignorati. È dalle nostre città e dalle nostre azioni quotidiane, infatti, che può e deve nascere il cambiamento per il futuro di cui il nostro pianeta ha bisogno, e quest’opera vuole ricordarcelo”.

Per Iena Cruz si tratta della seconda opera in Italia, infatti ha già realizzato “Hunting Pollution” a Roma nel 2018, il murales antismog più grande d’Europa. È grande 1000 metri quadrati ed è in grado di ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi. Il murales antismog si trova nel quartiere Ostiense, una zona ricca di magistrali murales di noti artisti della scena internazionale ed il progetto di partenza dell’opera è nato da un’idea di Yourban2030, ente no profit che utilizza il linguaggio artistico per lanciare messaggi su temi ambientali. 

18/03/2021Foto da www.ienacruz.com

5 risposte a “A Milano i murales assorbono lo smog”

  1. Sono molto interessata all’argomento e vorrei informazioni sui materiali: caratteristiche e costi. Potreste informarmi? Grazie! Paola f

  2. Interessante. A Milano si è realizzato qualche murales con questa vernice? Se SI vorrei indirizzo. Grazie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Progetti sostenibili Riciclo e riuso

Nasce a Torino la Social Street per le buone pratiche su rifiuti e riuso

29/01/2015 Promossa dal notiziario online Eco dalle Città nell'ambito del progetto “Fare società riducendo i rifiuti”, con il contributo della Compagnia di San Paolo, nasce progetto di social street che si sviluppa nel quartiere torinese di Vanchiglia. Attraverso la condivisione e la collaborazione tra i cittadini che si riuniscono attorno al gruppo Facebook "Social Street di via Santa Giulia e dintorni", e sta sviluppando iniziative per lo scambio di buone pratiche nella gestione dei rifiuti.

Continua
Progetti sostenibili

L’accumulo di energia? Batterie o sharing

22/05/2014 Secondo una tendenza che si sta sempre più delineando in Italia ed in Europa, per un accumulo domestico dell'energia rinnovabile ci sono due soluzioni: le batterie oppure le cooperative. Due soluzioni apparentemente distanti, ma che hanno un filo comune: la massimizzazione dell'autoconsumo. L'analisi parte dal fatto che il fotovoltaico, tecnologia per l'autoproduzione di energia più diffusa tra i cittadini, produce nelle ore diurne. Ore nelle quali spesso il consumo domestico è basso e per questo buona parte dell'energia prodotta viene immessa in rete e non autoconsumata. Da un campione di impianti domestici, è emerso che il 48% dell'energia prodotta non viene consumata. Spreco? No sicuramente, in quanto viene comunque immessa nel sistema elettrico energia pulita, ma per il proprietario dell'impianto fotovoltaico il beneficio dell'autoproduzione viene meno.

Continua